''Il museo è una struttura permanente che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio''. Codice dei Beni Culturali e del Paeasaggio, art. 101
“Il museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. E’ aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiale e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto”.
Icom, International Council of Museums – UNESCO
Museo Sannitico, Campobasso
Espone reperti provenienti dal territorio dell’antico Sannio, nello specifico dalla Provincia di Campobasso, che vanno dalla tarda preistoria fino al Medioevo. Gli spazi espositivi racchiudono molto materiale archeologico proveniente sia da collezioni private, donate poi alla comunità campobassana nella seconda metà del diciannovesimo secolo, sia da moderni scavi archeologici.
La sezione relativa all'archeologia medievale del Museo è stata vincitrice del Premio Francovich 2017, distinguendosi come luogo di particolare rilievo nell’ambito del patrimonio culturale italiano, ma anche in quanto esempio di efficace presentazione del patrimonio in esso presente sotto il profilo progettuale, museologico, comunicativo e didattico.
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Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia
È considerato uno dei principali siti archeologici preistorici per la comprensione dei modi di vita e delle dinamiche di popolamento nell’area del Mediterraneo nel corso della Preistoria.
Tra i 700.000 e i 500.000 anni fa la piana di Isernia fu frequentata a più riprese da gruppi di antenati dell’uomo moderno. I resti delle attività di caccia e sfruttamento delle risorse animali hanno formato il sito archeologico di Isernia La Pineta: questo è il cuore pulsante del Museo nazionale del Paleolitico meta obbligata per chi vuol scoprire, in un moderno museo, le tappe dell’evoluzione umana attraverso comportamenti e tecnologie preistoriche.
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Museo Nazionale del Paleolitico
Museo della città e del territorio - Sepino
Si tratta di una piccola ma significativa collezione di reperti rinvenuti a poca distanza e rappresentativi delle trasformazioni avvenute attraverso i secoli. Si va dagli strumenti in pietra di epoca preistorica, passando per gli oggetti di vita quotidiana dell’età romana. Il tutto inserito all’interno del casale del 1700 che conserva integre le sue caratteristiche architettoniche: il lavabo, il camino, il forno. Il continuo rimando tra la città antica e la vita rurale più recente creano una forte suggestione: una visita a Sepino ti trasporta fuori dal tempo, in luogo sospeso e unico.
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Museo della città e del territorio - Sepino
Museo Archeologico di Santa Maria delle Monache
Nasce come monastero benedettino con annessa chiesa dell’Assunta in età alto medievale, a ridosso delle mura ellenistico-romane della città di Isernia.
Il Museo archeologico di Santa Maria delle Monache fin dal 1934 è stato dapprima Antiquarium comunale con una raccolta di iscrizioni e manufatti lapidei rinvenuti nel territorio circostante, per poi arricchirsi nel tempo con la musealizzazione di alcune delle più importanti testimonianze archeologiche di età repubblicana e imperiale rinvenute nell’abitato e nell’agro di Isernia.
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Museo Archeologico di Santa Maria delle Monache
Museo Archeologico di Venafro
Ospitato nel seicentesco monastero di Santa Chiara, nel centro storico della città, il Museo archeologico raccoglie reperti dall’età preistorica fino all’epoca medievale provenienti dal territorio dell’antica Venafrum. È la più vasta sede espositiva di antichità romane (celeberrima è la "Venere di Venafro") e medievali della regione, punto di riferimento di un territorio crocevia tra Molise, Lazio e Campania. Qui le statue, gli affreschi, i marmi raccontano la storia della ricca città di Venafrum e del riscoperto monastero benedettino di San Vincenzo al Volturno.
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