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Ripalimosani, chiamato “Rìpë du Mesanë” nel dialetto locale, è un piccolo borgo montano della provincia di Campobasso.  Il suo territorio fa parte della comunità montana Molise Centrale.

 

Le prime notizie sulla storia di Ripalimosani risalgono al 1311, anno in cui il paese apparteneva a Guglielmo d’Alemagna, dal quale passò poi sotto il dominio degli Aldomoresco. Questi vendettero il feudo nel 1417 a Guglielmo di Gambatesa. Successivamente passò prima ad Andrea di Capua e poi al figlio Ferrante che, intorno al 1520, trasferì il possedimento alla famiglia Mastrogiudice. Questa mantenne il dominio fino al 1559. A partire dal quel momento, il borgo e il suo territorio passarono di proprietà in proprietà. I Capecelatro furono gli ultimi feudatari.

 

Nel cuore del borgo sorgono la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, risalente al 1400 circa, e il Palazzo Marchesale, edificato intorno all’anno mille.  La Chiesa ospita la terza riproduzione in ordine cronologico del Sacro Lino o Sindone custodito a Torino. Fu dipinta a fine 1500 al cospetto dell’originale a grandezza naturale.

 

Per informazioni: Comune di RipalimosaniBorghi Autentici D'Italia

 


 

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