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L’origine di Isernia è  antichissima. Nel Paleolitico l’uomo già vi dimorava, benché la storia della città inizi con l’epoca sannitica.

 

L’arte del merletto a tombolo (dal latino “tumulus” con riferimento al cuscino d’appoggio) giunse a Isernia dal Regno di Napoli nel XIV secolo e si diffuse ad opera di suore spagnole che alloggiavano nei monasteri di Santa Maria delle Monache e di Santa Chiara, luoghi che accoglievano giovani fanciulle della nobiltà napoletana costrette a monacarsi e dedite alle arti più alte come la pittura e la musica.

 

Documenti storici testimoniano che nel 1492 Giovanna III d' Aragona soggiornò a Isernia ospite nel convento di Santa Maria delle Monache. La regina aragonese era una grande estimatrice del tombolo e amava impreziosire i suoi ricercati abiti con i merletti di Isernia e si narra avesse espresso il desiderio di apprenderne le tecniche di lavorazione.

 

Tra i monumenti e i luoghi di interesse da visitare: la Fontana Fraterna (simbolo della città), la Cattedrale, il Museo Archeologico di Santa Maria delle Monache, il Museo del Paleolitico e il Museo dei Costumi del Molise (Musec).

 

Fa parte del ricco patrimonio immateriale della città la Settimana  Santa a Isernia.

 

La cipolla di Isernia , chiamata anche cipolla di San Pietro, rientra tra i prodotti tipici isernini. La tradizione vuole che la cipolla sia legata alla madre del santo fondatore della chiesa cristiana, che la donò a una donna affamata come unico atto di solidarietà della sua vita.

 

Per informazioni: Comune di Isernia

 

 

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