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La storia di Agnone è legata ad una tradizione artigianale millenaria, quella del rame e del ferro battuto, che produce splendide inferriate per balconi e oggetti tipici dell'artigianato artistico.
Nella Pontificia Fonderia di Campane Marinelli si fanno campane per le più prestigiose chiese del mondo. Il Museo storico della Campana “Giovanni Paolo II” nasce nel 1999 ed è attiguo alla Fonderia.
Nel 1139 la potentissima famiglia dei Borrello, Conti di Pietrabbondante e capitani di ventura di Venezia, portarono nel territorio agnonese un notevole numero di soldati e artigiani veneziani, probabilmente provenienti dalle colonie dalmate della Serenissima. Agnone è dunque nota come borgo veneziano, di cui presenta le tipiche caratteristiche quali le botteghe orafe e le piccole statue di pietra raffiguranti leoni veneziani.
Agnone mantiene l’impronta medievale nelle architetture e nei dettagli artistici e custodisce nel suo centro importanti tesori da vedere, come, a titolo esemplificativo, la Chiesa di San Marco, la Chiesa di Sant'Antonio Abate, la Chiesa di Santa Croce, la Chiesa San Francesco e quella di Sant’Emidio.
Agnone è anche il paese dove si svolge una delle tradizioni più amate dalla popolazione. Si tratta del rito che caratterizza la Vigilia di Natale, la ‘Ndocciata. Le"‘ndocce", ovvero enormi torce, sono trasportate da portatori in costume contadino.
Per quanto riguarda l'enogastronomia, la pastorizia locale ricopre un ruolo fondamentale nella produzione di latticini tipici, quali le mozzarelle, i fior di latte, la stracciata e i caciocavalli. Sono presenti anche piatti a base di carni. Tra i dolci, eccellenza del borgo di Agnone è il "confetto riccio", un confetto più grande del normale con superficie rugosa, tenero e friabile, le cui origini sono molto antiche. La prima testimonianza ufficiale è datata 1839. Agnone è nota anche per le ostie ripiene dette "ostie prene", un dolce della tradizione molisana tipicamente natalizio.
Per informazioni: Comune di Agnone; Pro Loco di Agnone; Borghi Viaggio Italiano