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La pratica della Transumanza,  le cui origini si perdono nei millenni precedenti, è oggi candidata a divenire Patrimonio Culturale Immateriale dell' Umanità.

 

Si caratterizza per il suo forte valore identitario e culturale ed è strettamente legata alla territorio e alle persone.

Rappresenta la migrazione stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori che, insieme ai loro cani e ai loro cavalli, si spostano in differenti zone climatiche percorrendo le vie semi-naturali dei tratturi. Il viaggio dura giorni e si effettuano soste in luoghi prestabiliti, noti come "stazioni di posta".

 

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha quindi comunicato che, questa mattina, a Parigi è stata formalmente presentata la candidatura transnazionale de "La Transumanza" come patrimonio culturale immateriale dell'umanità UNESCO.

 

È ancora oggi praticata nel Centro e Sud Italia, dove sono localizzati i Regi tratturi, partendo da Amatrice (nella cui piazza principale si svolgeva storicamente la grande festa dei pastori transumanti) e Ceccano nel Lazio ad Aversa degli Abruzzi e Pescocostanzo in Abruzzo, da Frosolone in Molise al Gargano in Puglia. Pastori transumanti sono ancora in attività anche nell'area alpina, in particolare in Lombardia e nel Val Senales in Alto Adige.

 

Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il seguente link: Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

 

 

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